Presentazione di Prato Leventina e Quinto

Nell’attesa di presentarvi il Comune di Quinto aggregato il 6 di aprile, vi diamo alcune informazioni di Prato Leventina e Quinto.

Informazioni in breve di Prato Leventina

Prato Leventina (nel dialetto locale Prò) è il nome ufficiale dell’abitato principale. Prato Leventina conta sei frazioni: Prato, Mascengo, Morasco, Rodi, Fiesso e Fiesso-Sopra. Fa parte del distretto di Leventina, ha una popolazione di 442 abitanti e il moltiplicatore d’imposta al 90%.

Dati del territorio

Situato ad un’altezza che va da poco più di 930 metri sopra il livello del mare agli oltre 2700 metridi altitudine del Pizzo Campolungo, il territorio si estende su una superficie di 16.8 km2, confina con Quinto, Faido, Dalpe e Lavizzara (Valle Maggia) e la sua superficie è occupata per il 32% da bosco.

Cenni storici

Nel 1237 Prato era una vicinanza che comprendeva anche Dalpe, situazione questa che si mantenne fino al 1854. In zona denominata castello (all’inizio della Bedrina) esisteva un castello di origine longobarda, che faceva parte del sistema difensivo e di segnalazione della Valle. Il Prato Leventina conobbe il suo splendore nel corso del XVIesimo secolo grazie alla costruzione di una mulattiera che permetteva l’attraversamento del monte del Piottino, diventando così la sede di una corporazione di conduttori di animali da soma e un’importante sosta sulla via delle genti. Quale testimonianza di questo passato figura il Dazio Grande che venne costruito verso il 1550 in cima alle gole del Piottino. Il Dazio Grande, dogana urana cinquecentesca, rappresenta uno degli ultimi edifici esistenti, che ricordano la volontà dei cantoni primitivi di dominare politicamente il versante meridionale delle Alpi. Nel 1994 veniva ufficialmente iscritto nell’elenco dei monumenti storici ed artistici del Cantone Ticino con la seguente motivazione: “l’edificio del Dazio Grande a Prato Leventina rappresenta una testimonianza non comune della storia del controllo e dell’utilizzazione, attraverso il prelevamento dei pedaggi, della strada del San Gottardo tra il XVIesimo secolo e la fine dell’ottocento”. Come già lo dice il nome stesso, i dazi servivano a riscuotere i pedaggi su persone, bestiame e merci che, in quel punto per forza di cose, dovevano transitare, e nello stesso tempo era una locanda con alloggio per i viandanti ed uno dei pochi punti di ritrovo esistenti in alta Valle. Dopo un completo restauro, il Dazio Grande è tornato nel suo antico splendore, con la creazione di un centro di animazione culturale, ricreativa e sociale di irradiazione regionale, ed un museo etnografico, non tralasciando la sua funzione di locanda e di alloggio.

Monumenti storici

A Prato c’era una torre che venne trasformata nell’attuale casa parrocchiale. Come simbolo e ricordo di un’epoca antica è presente la superba torre campanaria di stile romanico della chiesa di Prato, che risulta elencata tra i monumenti storici protetti. Come si può leggere, Prato Leventina, un piccolo Comune di montagna, ha dietro di sé secoli di storia, racchiusi nelle tante pergamene e documenti che fortunatamente sono stati preservati e si trovano raccolti nei vari archivi delle degagne di Prato e di Fiesso e negli archivi di Prato e della Parrocchia.


Informazioni in breve di Quinto

Nome del ComuneQuinto
CantoneTicino
DistrettoLeventina
CircoloQuinto
FrazioniAltanca, Ambrì-Sopra, Ambrì-Sotto, Arnorengo, Catto, Cresta, Deggio, Lurengo, Morenca, Quinto, Piotta, Ronco, San Martino, Scruengo, Varenzo
Superficie75,2 km2
Altitudine1’011 m s.l.m
Punto culminante3’019 m s.l.m (Piz Blas in Val Cadlimo)
Punto più basso975 m s.l.m (ad Ambrì)
Popolazione956 (al 8.8.2022)
Vista dall’alto dalla strada direzione Lago Ritom

Cenni storici

Storicamente Quinto è passato attraverso diverse epoche, che in sintesi possiamo così riassumere:

  • fino all’Ottocento ha prevalso l’agricoltura di sussistenza, in particolare l’allevamento del bestiame, che ha determinato la distribuzione della popolazione in ben 15 frazioni
  • dalla fine dell’Ottocento agli ultimi decenni del Novecento si è assistito all’insediamento di diverse industrie, alberghi e infrastrutture pubbliche (centrali idroelettriche, infrastrutture militari ecc.)
  • negli ultimi decenni, il ridimensionamento di talune imprese, soprattutto federali, ha determinato un calo economico e demografico, che il Municipio cerca comunque di contrastare attraverso una politica attiva di promozione territoriale grazie allo slogan “Ai confine della Città immersi nella natura

Lo stemma di Quinto è un patrimonio di origine romanica e risale all’epoca della denominazione milanese.
Il suo colore non dovrebbe essere rosso, ma bensì oro.
Le lettere QV rappresentano il numero cinque romano riferito alla misurazione chilometrica che veniva fatta a quei tempi. Infatti Quinto era situato al quinto posto scendendo dal Passo del San Gottardo.

Quinto nella toponomastica

La toponomastica leventinese, in particolare quella dei villaggi situati sulla sponda sinistra della valle, risale ai più antichi abitatori.
I nomi delle località aventi la desinenza in -asco, -usco, -osco sono di origine ligure, per contro, i villaggi con desinenza -engo sono di origine celtica.
Quinto è toponimo stradale, derivante dal latino ad quintum lapidem, ossia alla quinta pietra miliare, situata a cinque miglia lungo il percorso di una via romana fra località o fortilizi.